Technology Hub 2016

Ieri si è conclusa l’edizione di questo anno della Technology Hub 2016 a cui ho partecipato, come visitatore, mercoledì scorso.

Technology Hub 2016

L’edizione 2015 si era concentrata sulle tecnologie di stampa 3D ed aveva il titolo “3D Printng Hub“, quest’anno in un unico evento sono stati concentrati più eventi organizzati da HUB e la descrizione dell’evento è stata:

descrizione technology hub

da cui l’aspettativa di trovare tantissime idee innovative relativi ai nuovi trend tecnologici ed alle possibilità di business.

Molti degli espositori con cui mi sono trattenuto hanno lamentato una affluenza scarsa nella prima giornata e solo qualche visita in più il secondo giorno:

Technology Hub giugno 2016

da un certo punto di vista meglio per chi, come me, era interessato a vedere tutte le innovazioni proposte e sono riuscito a girarla tutta cinque volte in 4 ore soffermandomi sui vari stand ascoltandoli.

Cosa ho trovato al technology hub 2016

Ho ritrovato alcuni amici e società che operano lontano da un punto di vista logistico e che in queste occasioni è sempre interessante ritrovare come Kentstrapper:

kentstrapper

e WASP con la sua stampate 3D a resina presentata in occasione della Maker Faire a Roma nell’ottobre 2015:

WASP 3D RESINA

Nell’ambito robotica ho trovato interessante la presentazione di due progetti realizzati da un gruppo di ragazzi che collabora sia con l’IIT ( Istituto Italiano di Tecnologia ) sia con l’Università di Pisa per la ricerca su arti e protesi come la mano:

Soma Soft Manipulation

e la stessa montata su un sistema di movimentazione robotica basato su una meccanica simile a quella di una stampante delta e facendo uso di servomotori auto costruiti:

Robotics arm iit pisa

anche il politecnico di milano ha esposto un progetto dedicato alla disabilità ed inquadrato all’interno di un progetto più ampio denominato ALMA Ageing without Losing Mobility and Autonomy

alma polimi

a sua volta incluso nel progetto AAL Ambient Assisted Living project che si presenta come una sedia a rotelle in grado di essere controllata medinete joystick dal suo utilizzatore ed al contempo utilizzare un sistema di guida autonoma con cui la stessa evita gli ostacoli, grazie al sensore laser a destra.

La sedia è in grado di calcolare un percorso indoor se l’utente imposta un punto di partenza ed uno di arrivo evitando gli ostacoli che la stessa rileva lungo la traettoria e ricalcolando il percorso per evitare gli ostacoli.

Lo scanner 3D total body realizzato con molteplici Raspberry Pi connesse tra loro ed a delle telecamere:

body scanner

ed il progetto r.b.t.r.p presentato dalla startUp Caracol e dal fablab WeMake:

WeMake KuKa Caracol

in cui il KuKa, utilizzato solitamente in ambito industriale, è impostato per lavorare con arduino e parti stampate in 3D per essere utilizzato in progetti di arte robotica.

Interessante anche il percorso di studi previsto per gli allievi dell’Istituto Don Bosco di Sesto San Giovanni che iniziano sin dal primo anno ad avvicinarsi alla robotica, elettronica e meccanica con la realizzazione di progetti come il robot controllato da cellulare o i lampioni ad accensione automatica ( vedi foto )

Technology Hub Don Bosco Salesiani Sesto San Giovanni

ho parlato a lungo anche con il docente presente che mi ha illustrato come l’istituto sia attivo nel biennio nel formare i ragazzi all’uso delle tecnologie interdisciplinari preparandoli sia alla scelta del triennio sia dando loro esperienza e formazione che potranno utilizzare nel loro successivo percorso di studi.

Forse le mie aspettative erano troppo elevate, guardando il sito e le comunicazioni fatte dagli organizzatori, tuttavia mi sono ritrovato deluso sull’aspetto “innovazione” non ho trovato nulla di mio interesse e nuovo dal punto di vista tecnologico.

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4 commenti

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    • Domenico il 10 Giugno 2016 alle 12:15
    • Rispondi

    Grazie per il resoconto Mauro! 😉
    Io penso che per chi come te è sempre aggiornato sulle nuove tecnologie, sia difficile trovare progetti o prodotti di grande innovazione semplicemente perchè l’innovazione vera ha bisogno comunque dei suoi tempi! Ci illudiamo che la tecnologia corre velocissima ma in fin dei conti ha sempre bisogno di un suo tempo fisiologico per essere sviluppata a dovere, altrimenti ci ritroviamo con degli annunci stratosferici di nuovi prodotti che poi si sgonfiano alla prova dei fatti. Inoltre siamo nell’era del marketing spinto all’estremo, quel marketing (per me negativo) dove devi dare l’impressione che il tuo prodotto faccia di più di quello che realmente fa!

    1. Ciao Domenico,
      in parte mi trovi daccordo, come ho scritto anche nel post.
      Tuttavia forse ho, spesso, aspettative eccessive; mi attendo innovazioni e prodotti tecnologici che richiedono ancora qualche anno di maturazione.

    • Nicola il 24 Giugno 2016 alle 15:48
    • Rispondi

    Ciao Mauro, colgo l’occasione di manifestare il mio punto di vista riguardo la fiera di cui hai fatto il resoconto. Premetto che sono un semplice appassionato e “smanettone” di elettronica e nuove tecnologie in generale, il mio lavoro aimé non mi permette più di dedicare troppo tempo alla visita di fiere, ma quest’anno ho colto l’occasione per partecipare a Milano alla Thecnology Hub anche spinto dalla necessità di acquistare un drone per motivi di lavoro, quindi la fiera che raccoglieva tra i suoi temi principali anche i droni ed è stata “la scusa” per esserci e raccogliere quante più informazioni possibile oltre che dal punto di vista teorico anche con davanti l’oggetto materiale. Come da te riportato, anche io ho constatato la delusione di tutti gli stand per la scarsa affluenza ( sono stato il terzo e ultimo giorno), io però una risposta ho provato a darmela, magari sbagliando, io credo che un biglietto d’ingresso al costo di 15€ per una fiera sia eccessivo( vista anche la ristretta dimensione). Le fiere ormai hanno perso un po’ del loro fascino di “scatola delle novità” con l’affermazione di internet, io penso che debbano avere un prezzo più ragionevole in base a ciò che offrono. Il prezzo di questa fiera non mi è sembrato così calibrato in base a ciò che è stato offerto,non volendo giudicare la qualità degli stand ma almeno giudicando la quantità. Inoltre sono rimasto decisamente deluso dal fatto che per fregiandosi del titolo “Drone Hub” di stand droni ne ho visti solo due e uno dei due solo in poster perché la ditta alle 14.00 del terzo giorno se ne era già andata. Mi voglio scusare per lo sfogo ma tornando verso casa, mentre ero in metropolitana, mi stavo chiedendo se fossero le mie aspettative ad essere troppo alte o che forse non essendo un tecnico non ho percepito , magari, dei dettagli che a qualcuno con più esperienza nel settore o con una maggior passione abbia apprezzato maggiormente e con maggior senso di soddisfazione per il tempo speso. Credo che queste fiere le abbandonerò completamente perché credo che si sia perso il gusto per l’innovazione o per il prototipo un po’ a causa anche dei tempi che sono cambiati(mentre scrivo ricordo quando andavo allo smau da bambino).
    Mi complimento molto con te per il blog e la passione che ci metti in tutti i tuoi articoli.

    1. Grazie Nicola per la testimonianza.

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